Il Tabbouleh (o anche Taboulè) è un piatto di origine libanese, realizzato con couscous, ovvero semola di grano duro. La versione originale del Tabbouleh è molto diversa da quella da me realizzata.I sapori e il gusto di questa pietanza mi riportano alle giornate estive nel Sud della Francia. Il profumo del mare Mediterraneo pervade il mood del piatto.
Tornando a questa mia versione: la peculiarità sta nel fatto che è un piatto in cui nulla è cotto sul fuoco. La cottura della semola, infatti, avviene grazie ai succhi rilasciati dalle verdure contenute nella ricetta. Sono protagonisti i pomodori, i peperoni, cetrioli, le cipolle (tutto tagliato a cubetti minuscoli!), il limone e soprattutto la menta che conferisce al piatto un suo sapore unico e speciale. I liquidi delle verdure, combinati con l’olio extravergine di oliva a ed il succo di limone, fanno gonfiare progressivamente i grani della semola, infine cuocendola.
È un piatto che va “curato”, ovvero deve essere alimentato con olio e limone mentre riposa in frigo per almeno tre o quattro ore.
Per un tocco ancora più esotico, si possono aggiungere mandorle e pistacchi tritati e uva sultanina (fatta rinvenire in acqua calda e poi strizzata bene). Un tocco di peperoncino piccante può aiutare a esaltare ancora più tutti i sapori e i profumi.
È una pietanza fresca e gustosa, ideale per pranzi leggeri o per aperitivi sfiziosi. Ottima accompagnata con bollicine o vini bianchi fermi e fruttati. Anche una birra Weiss ghiacciata crea un connubio perfetto ed equilibrato.
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