Oggi ho pensato di non mettere un post dedicato a una ricetta, bensì a un prodotto eccezionale della nostra terra: dolce, profumato, espressione del sole dell’estate.
I fichi rappresentano per me un ricordo dell’infanzia. La salsedine del mare, ancora sulla pelle, si mescola con l’odore di questo frutto meraviglioso. Il vento sulla spiaggia, il suono della risata di mia madre.
Lei amava i fichi. Ne era ghiotta.
Quindi ora, ogni volta che giunge la stagione, non posso non rimandare il pensiero a quelle giornate assolate e giocose.
Mordere la polpa del fico era come immergersi in un abbraccio zuccherino, come cadere ad occhi chiusi in una dolcezza infinita.
Ma in fondo, non è anche questo sentirsi liberi?
Una curiosità:
Sapevate che il fico non è un frutto ma bensì un fiore?
Gli alberi non fioriscono come fanno i peschi o i ciliegi: i loro fiori sbocciano all’interno del baccello che, maturando, si trasforma in quello che noi chiamiamo per abitudine “frutto” (ovvero il fico in sé). È all’interno del fico che si trovano i veri frutti: hanno la forma di piccoli semi e sono detti “acheni”. La Natura non finirà mai di stupirci!
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